A Milano per prevenire gli atti vandalici rivolti alle bici a noleggio sparse per la città arriva una squadra di vigilantes. Gli 007 delle Mobike avranno il compito di limitare i danni in modo da migliorare il servizio di bike sharing.
Bike Sharing e atti vandalici
La compagnia cinese che offre il servizio di bike sharing ad un ottimo prezzo è presente in diverse città d’Italia. Firenze, Torino, Bergamo, Cremona, Mantova, Pesaro oltre che Milano. Le azioni vandaliche compiute da teppisti annoiati purtroppo si verificano in tutte le città ma stando ai resoconti statistici a Milano gli atti vandalici sarebbero più frequenti.
Come limitare il problema?
Bici distrutte e danneggiate, abbandonate nei parchi e persino lanciate dentro i navigli. Ma anche atteggiamenti disonesti come quello di mettere fuori uso il sistema del lucchetto elettronico per poter usufruire della bicicletta gratuitamente.
Per limitare questi danni Alessandro Felici, fondatore dell’azienda italiana che ha portato le bici della compagnia cinese in Italia, ha deciso di creare una squadra di controllo. Si tratta di un team di dieci vigilantes che hanno il compito di dissuadere i colpevoli dal danneggiare le bici. Un approccio verbale quindi. Ma nel caso si rendesse necessario i vigilantes chiameranno immediatamente le forze dell’ordine che provvederanno a punire i responsabili dei danni. Questi valorosi sono già stati nominati gli “007 delle Mobike“.
I vigilantes
I vigilantes lavorano in borghese in modo da non essere individuati. Prestano il loro servizio giorno e notte. L’obiettivo è quello di individuare le fasce orarie più a rischio in cui, in futuro, verranno intensificati i controlli. Al momento i vigilantes si trovano nelle zone in cui sono stati registrati il maggior numero di atti vandalici. A ridosso dei parchi, vicino ai navigli e principalmente nella periferia sud di Milano.
Ripercussioni negative su bike sharing
L’atteggiamento negativo di alcune persone preclude il buon funzionamento del servizio. Le biciclette che vengono danneggiate e poi abbandonate apparentemente non sembrano avere problemi. Ma quando l’utente sale su una bici danneggiata l’insoddisfazione cresce. Il servizio viene minato e chi si trova in questa situazione è costretto a cercare una nuova bicicletta, perdendo tempo e denaro. Questo spesso porta l’utente a rinunciare alle Mobike.