È successo tutto nella giornata di ieri, 18 marzo, poco prima delle 17.00. Un ragazzo, a bordo di un’Alfa Mito ha travolto una donna e quattro bambini che stavano attraversando la strada. Non si è poi minimamente preoccupato dell’accaduto, è fuggito lasciandoli lì, senza soccorrerli. L’incidente è avvenuto a Buccinasco, sulle strisce pedonali, in via Lario.
Investiti una mamma e quattro bimbi: i fatti
Sul posto sono arrivati i mezzi di soccorso che hanno prontamente prestato aiuto alle vittime. Il bimbo di cinque anni, il più grave, ha riportato la frattura di un polso e un trauma all’addome. È stato portato in elicottero, in codice rosso, all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo insieme alla madre, una 29enne. Travolte anche le sue sorelline di sei e sette anni portate al Niguarda in codice rosso. Al San Carlo è stata portata infine la bimba di un anno, la cuginetta.
La caccia al responsabile è cominciata subito. I militari della stazione di Buccinasco e della compagnia di Corsico hanno, in poco tempo, recuperato la targa della Mito. L’auto è risultata intestata a un uomo di 58 anni, che è poi risultato essere il padre del pirata. È bastato agli investigatori andare all’indirizzo dell’abitazione per trovarlo. Il pirata è un ragazzo italiano di ventotto anni, un operaio. Attualmente si trova ai domiciliari e deve rispondere delle accuse di lesioni stradali e omissione di soccorso. Al momento dell’incidente guidava a velocità sostenuta. Non avrebbe quindi fatto in tempo a vedere la famiglia attraversare, e li avrebbe infine travolti.
Arrestato il pirata della strada
Il giovane ha confessato subito, sostenendo di essere rimasto accecato dal sole e di aver sentito soltanto un tonfo. Guardando nello specchietto retrovisore ha visto una bimba a terra ed è quindi fuggito, preso dal panico. È stato sottoposto agli esami alcolemici e tossicologici, ma i cui risultati non sono ancora arrivati. Il ragazzo non ha precedenti penali ma risulta a suo carico una sospensione di cento giorni della patente per guida in stato di ebrezza, conclusasi lo scorso 19 dicembre 2018.
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