Dal 2026 anche il sabato e la domenica si pagherà l’Area C. Vi spiego perché questa novità mi riguarda da vicino, e perché, secondo me, non è solo una misura per ridurre il traffico.
Quando la città cambia le regole, tocca tutti. Anche chi pensa di essere “fuori”
Vivo a Milano da anni, e come tanti, ho imparato a convivere con le regole dell’Area C. Sapevo quando evitarla, quando passarci, e quando semplicemente prendere la metro e far prima. Ma da gennaio 2026 le cose cambiano: l’Area C sarà attiva anche sabato e domenica, e questa novità – annunciata da Sala – mi ha colpito più di quanto mi aspettassi.
Non tanto per l’euro e 50 da pagare (che ormai, diciamolo, fanno parte della vita in città), quanto per quello che rappresenta: una città che continua a chiudersi, a regolare, a controllare ogni spostamento. E anche se posso capirne le ragioni, non riesco a non sentirmi un po’ “stretta”.
Cosa cambierà davvero nel 2026
Secondo quanto dichiarato dal Sindaco Sala, l’estensione dell’Area C al weekend partirà a gennaio 2026, con l’obiettivo di disincentivare l’uso dell’auto anche nei giorni festivi.
Personalmente, il sabato è spesso il mio giorno “di libertà”: prendo la macchina per andare in centro a trovare amici, fare un giro in Brera, o accompagnare mia madre a Porta Venezia per una visita o una passeggiata. Farlo nel weekend aveva un sapore diverso. Ora dovrò rifare i miei conti.
I motivi ufficiali… e quelli ufficiosi
Capisco l’argomento ambientale: Milano soffoca di smog, e ogni misura per ridurre le emissioni è benvenuta. Ma ho l’impressione che ci sia anche altro: una città che spinge sempre di più verso una mobilità “selezionata”, in cui chi può permettersi alternative smart si muove meglio, e chi no resta penalizzato.
E no, non sto parlando solo dei pendolari, ma anche di tante famiglie milanesi che magari usano la macchina una volta a settimana per necessità reali, non per capriccio.
Il mio consiglio per sopravvivere alla nuova Area C
Se anche voi – come me – siete tra quelli che usano l’auto nel weekend per comodità o abitudine, vi consiglio di iniziare fin da ora a cambiare prospettiva:
- Abituatevi a usare il car sharing nei fine settimana, soprattutto se entrate in centro per poco tempo
- Sfruttate i parcheggi di interscambio come Famagosta o Lampugnano: costano poco e sono ben collegati
- Riscoprite il tram: linee come la 1 o la 2 sono comode e – lo ammetto – anche affascinanti
- E se volete un mio consiglio spassionato, evitate la domenica pomeriggio in centro: con Area C attiva e i turisti, rischia di diventare un incubo
Cosa ne penso davvero (e perché non è solo una questione di traffico)
Questa misura, secondo me, va letta anche come un cambio di paradigma: Milano vuole diventare una città da vivere a piedi, in bici, o al massimo in metro. E questo, in fondo, non è un male.
Ma come sempre, mi chiedo: chi vive nei quartieri più lontani, chi ha figli piccoli, o chi semplicemente non può permettersi abbonamenti e auto elettriche, che città si ritroverà?
Io continuerò a viverla, certo. Ma con più attenzione, con più scelte da fare. E con la consapevolezza che, anche per un semplice sabato in centro, bisognerà pensarci due volte.
Consigli pratici per chi si muove a Milano nel weekend (dal 2026)
- Orari previsti Area C nel weekend (da confermare ufficialmente): 7:30 – 19:30 anche sabato e domenica
- Costo previsto: €5 per auto a benzina o diesel non ibride; esenzioni per veicoli elettrici
- Consigliato:
- Utilizzare il car sharing elettrico (Enjoy, ShareNow, Zity)
- Valutare abbonamenti ATM mensili (ridotti per alcune categorie)
- Parcheggiare fuori dalla ZTL e proseguire con i mezzi
- App utili: MyCicero, Telepass, ATM Milano, Google Maps (per controllare varchi attivi)
Box informativo
Dove: Area C – centro storico di Milano
Quando: Dal gennaio 2026 anche sabato e domenica
Orari previsti: 7:30 – 19:30 (da confermare)
Costo: €5 al giorno per veicoli termici
Esenzioni: Veicoli elettrici, ibridi plug-in, mezzi per disabili
Info ufficiali: www.comune.milano.it
Insomma, la Milano che cambia si fa sentire anche nei dettagli. L’Area C nel weekend può sembrare una misura tecnica, ma in realtà tocca abitudini, stili di vita e – perché no – anche l’idea che abbiamo della nostra città.
Io sto già ripensando il mio modo di viverla. E voi