Alessandro sta per morire: Milano apre il suo cuore e risponde all’appello

Alessandro sta per morire, ha solo un anno e mezzo e gli restano soltanto 5 settimane di vita. Milano apre il suo cuore, scende in campo e risponde prontamente all’appello. Sono stati in tanti, davvero tanti, ad aver risposto all’appello dei genitori e dell’associazione ADMO. LA città ha rallentato i suoi ritmi e si è messa pazientemente in fila. I cittadini hanno atteso il loro turno per farsi prelevare un campione di saliva o di sangue. Il tutto in nome della speranza. Un piccolissimo barlume che potrebbe salvare la vita ad un bimbo. Alessandro Maria che in poche ore è diventato virale e ha attirato in piazza Sraffa una folla di persone. Uomini e donne pronti a dare una speranza ad un bambino che nemmeno hanno mai visto.

Milano ha un cuore grande

Milano non se lo fa ripetere due volte. Vede l’appello dei genitori di Alessandro Maria rimbalzare da un social all’altro. Tutta la stampa si mobilita per avvertire i cittadini. I milanesi ricevono la notizia e non ci pensano molto. Si mettono in coda e aspettano. Sperano anche loro, come i genitori di Alessandro, che tra loro ci sia il possibile donatore.  Alessandro è affetto da linfoistiocitosi emofagocitica, (comunemente conosciuta in medicina come HLH), malattia genetica rarissima che colpisce solo lo 0.002 per cento dei bambini e non lascia speranze di vita a meno che l’ammalato non subisca un trapianto di midollo osseo.

“Il 50 per cento dei bambini colpiti da questa malattia muore entro il primo mese dalla manifestazione dei sintomi e un terzo degli altri presenta problemi spesso permanenti al sistema neurologico-celebrale – spiegano i genitori Paolo e Cristiana sulla pagina Facebook dedicata ad Alessandro Maria, seguita da oltre 3700 persone – In ospedale stanno somministrando a nostro figlio un farmaco sperimentale. È il primo bambino in tutta l’Inghilterra a riceverlo e non sappiamo quanto dureranno gli effetti. Secondo i medici, molto probabilmente ci restano solo cinque settimane per poter trovare una persona che abbia il midollo compatibile. Il termine quindi è il 30 novembre”.

I genitori e il tour d’Italia con Admo per salvare la vita ad Alessandro

Le speranze sono davvero poche, ma come tutti sanno la speranza è l’ultima a morire. E non è finita finché non è finita.I genitori sono quindi partiti per il tour d’Italia con Admo, associazione donatori di midollo osseo, alla ricerca di potenziali donatori. Tutto è partito da Milano. Mercoledì e giovedì sono state davvero molte le persone che hanno raggiunto piazzale Sraffa, facendo la coda per fare il test.

I genitori di Alessandro e Admo hanno chiesto aiuto a medici e infermieri. “Ci informano che la coda è lunga in Piazza Sraffa Milano.Se siete medici infermieri con un’assicurazione per poter lavorare all’esterno degli enti ospedalieri e volete dare una mano mandateci subito un messaggio tramite Facebook con il vostro numero di cellulare. Grazie”.

Una corsa contro il tempo per Alessandro Maria e i suoi genitori a cui Milano ha partecipato attivamente. Speriamo davvero che tra tutti quelli che si sono presentati ci sia il donatore che salverà la vita ad Alessandro. Speriamo tutti che da questa lotta Alessandro ne esca vincitore.

 

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