Milano sta sperimentando da diversi anni il boom dei ristoranti asiatici, in particolar modo i sushi restaurant e i sushi bar: una vera e propria passione dal pranzo allo spuntino, dall’aperitivo alla cena per la cucina giapponese, che tuttavia, nelle maggior parte dei casi non è “autenticamente” giapponese bensì è un mix di cucine e gusti asiatici. Le “combinazioni” più frequenti sono i ristoranti cino-giapponesi, cino-thailandesi, indo-giapponesi: si tratta in sostanza di cucina fusion asiatica altrimenti nota anche con il nome evocativo di “cucina wok” (dal nome della tipica padella utilizzata per specifiche cotture di cibi asiatici). È importante, però, fare molta attenzione alla scelta del ristorante wok perché i rischi per la salute sono molti trattandosi di cibi trattati a crudo o provenienti da paesi di cui la tracciabilità è discutibile. Da qui l’idea di presentare i 10 migliori wok a Milano, avendo come criteri il buon cibo, la pulizia, il prezzo.
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Quali sono i 10 migliori wok a Milano
La padella wok è nata in Cina per favorire un tipo di cottura rapido per ridurre l’assorbimento dei grassi ed è utilizzata principalmente in Cina, sebbene il suo utilizzo si è diffuso anche in altri paesi asiatici; per questo con l’espressione wok restaurant si intende la cucina asiatica in senso più ampio, una cucina fusion tra le varie tradizioni gastronomiche asiatiche, nonostante la “combinazione” più frequente è quella cino-giapponese. Ecco di seguito, quali sono dunque i 10 migliori wok a Milano:
- Blue Ginger: in viale Carlo Troya, 22 (zona Baggio-Lorenteggio). Il giorno di chiusura è la domenica, la cucina resta aperta fino alle 23.30. Il prezzo medio oscilla tra 30-35 € (escluse bevande). La proprietaria è Elena Shang e il locale – inaugurato nel 2008 – è espressione di uno stile asiatico moderno, essenziale e raffinato. L’accoglienza è amichevole e cordiale e la cucina spazia tra le varie tradizioni orientali: Cina, Vietnam, Giappone, Thailandia come per esempio il pollo con le noci e il mango, i totani fritti con tonno scottato e sesamo, branzino in salsa di soia, sushi, insalata d’astice con frutta esotica.
- Bomaki Uramakeria: in Via Raffaello Sanzio, 24 (Zona San Siro). È aperto tutti i giorni fino alle 24.00. prezzo medio: 30 / 40 € (bevande escluse. Si tratta di una piccola catena di ristoranti che propone cucina giappo-brasiliana. L’ambiente è folkloristico ed esotico. Vi sono altri due “Bomaki”in Corso Sempione 10 e Largo La Foppa 1. Il piatto forte è l’uramaki anche in versione creativa con pesce (salmone branzino, granchio e vegetariana), nonché variazioni sul tema sashimi. Originali anche le bevande dal mojito al caipirinha, al caipiroska. I cocktail costano 8 € per chi si reca solo per un semplice dopocena.
- Nobu Restaurant: in Via Gastone Pisoni 1 (Zona Centro Storico – Brera). La domenica è il giorno di riposo e la cucine è aperta fino alle 23. Il prezzo medio è di 90 / 100 € (escluse bevande). Si tratta del famoso ristorante di Giorgio Armani il cui chef è Nobu, il re del sushi. Recentemente ristrutturato, il locale ha un’eleganza minimalista con un arredo che gioca sui colori del grigio e dell’arancione. Lo chef Nobu propone una cucina fusion molto variegata che va dal ceviche, alla tartare di ricciola con caviale, dal sushi, alla tempura, dal merluzzo nero caramellato al manzo argentino alla griglia. Decisamente uno dei 10 migliori wok di Milano.
- Nu Asian Fusion: in Via Feltre, 70 (Zona Lambrate – Palmanova). Il giorno di chiusura è il lunedì; la cucina resta aperta fino alle 23.30. il prezzo medio è di 35/40 € (escluse bevande). Il locale è di proprietà della famiglia cinese Gao, maestri della ristorazione cinese, ma che hanno inventato la formula della “doppia cucina” anche scenograficamente dividendo il locale su due piani: cucina fusion asiatica e cucina giapponese. Al piano di sopra si gustano i piatti fusion dagli involtini di salmone all’agnello alla mongola. Al piano inferiore una fantasia di sushi, sashimi, tempura, pollo alla piastra.
- Shambala: in Via Ripamonti, 337 (zona Gartosoglio – Chiaravalle). Il locale è sempre chiuso a pranzo e il giorno di riposo è la domenica, ma la cucina resta aperta fino alle 24.00. il prezzo medio oscilla tra 50 e 60 € (bevande escluse). Il locale è fiabesco collocato in un edifico basso con uno splendido giardino. Gli arredi sono colorati ma bilanciati con gusto come la cucina proposta che cavalca il gusto occidentale con suggestioni esotiche, meritandosi un posto tra i 10 migliori wok di Milano. La base della cucina è vietnamita ma con contaminazioni: sashimi di tonno scottato in pepe rosa e coriandolo con salsa di tamarindo, insalata di mango e gamberi, filetto con salsa al’anice, branzino al vapore in foglie di banana e salsa di curry verde. Dal lunedì al giovedì a partire dalle 20 si possono fare gli aperitivi con cocktail prestigiosi e piattini di degustazione con roll vegetariani, spiedini di pollo marinati al curry con salsa di latte di cocco e arachidi.
- Temakhino: in Ripa di Porta Ticinese, 37 (zona Porta Genova – Ticinese). Prezzo medio: 6,50 e per il temaki, da 9 a 15 e per i roll, da 6 a 8 € per i cocktail. Sebbene sia il più economico tra i ristoranti giappo-brasiliani è stato anche il primo in Italia a sbarcare sulle sponde del Naviglio e oggi è una vera e propria catena di ristoranti (uno si trova in Corso Garibaldi, 59, due a Roma e uno a Ibiza). Prenotare un tavolo qui è molto difficile, non solo per i prezzi, ma anche per merito del mix di sapori proposti: un po’ sushi, ceviche, frutta brasiliana. È una temakeria doc: i temaki sono i coni d’alga nei quali si serve il cibo; ma ci sono anche i roll e i tiradito (specialità peruviana). Il tutto da irrorare con degli eccellenti cocktail, anch’essi mixati (caipirinha, sakerinha con guayaba, frutto della passione, mango e pepe rosa).
- Tempio d’oro: in via delle leghe 23 (Zona Stazione Centrale – Loreto). Il locale è sempre aperto e la cucina chiude all’1. Il prezzo medio è di 20/25 € escluse bevande. Il locale è picaresco e spartano, ha l’aria di essere un’osteria con ambizioni da ristorante, ma lo staff è cordiale e accogliente. Al Tempio d’oro si cucina di tutto, compreso un menù italiano a base di insalatone, gnocchi di patate speck e zafferano, spaghetti (udite!) con pesto, panna, pomodoro e birra, tagliatelle (udite!) alla menta con ragù, caponata di melanzane, ma anche paella, cous cous, piatti etnici e vegani. Un vero calderone.
- Ba Asian Mood: in Via Ravizza, 10 (zona Wagner). Il giorno di chiusura è il lunedì. Il prezzo medio è di 35 / 40 €. Le pareti a mattoncini e le luci soffuse creano un’atmosfera moderna voluta dai proprietari Marco e Giulia Liu che offrono una cucina prevalentemente e squisitamente cantonese: zuppa di granchio e asparagi, spaghetti al the verde con salmone e bottarga di muggine, ravioli al vapore vegetariani o al nero di seppia con ripieno di branzino, riso in foglia di loto, ma anche mango thailandese con crema di riso e dolci di Knam.
- Bon Wei: in Via Castelvetro, 16/18 (Zona Corso Sempione). Giorno di chiusura: lunedì a pranzo. Prezzo medio tra 50 e 55 €. Il titolare è Wang Pei, cinese dello Shejiang, ma il locale sembra un mini giardino zen con pietre naturali alle pareti e pannelli laccati. Il nome del locale è a sua volta una fusione: Bon (il termine francese per “buono”) e Wei (dal cinese e significa “gusto”). Nel menù ci sono 101 specialità cantonesi, ma non solo dalla zuppa di abalone ai gamberi piccanti alla kong pao, rombo croccante, piccione croccante al forno, feng zhua (zampe di gallina piccanti), dan ta (tortina di sfoglia dolce con crema all’uovo).
- Collina d’Oro: in Via Rubens, 24 (Zona De Angeli – Piazzale Brescia). Chiuso il lunedì, il prezzo medio è di 30/35 €. Inaugurato nel 1982 da Ting Massimo Shang oggi è un locale ristrutturato e dai colori vivaci e le linee moderne che offre una cucina cinese con ricette rivisitate, ma anche sushi e tempura, incursioni di cucina thailandese e vietnamita come le polpette fritte di gamberi con salsa di senape e miele, la specialità della casa è l’ura lobate maki, un roll di riso, astice stufato, avocado e gamberi crudi. Da annoverare tra i 10 migliori wok di Milano.
L’evoluzione dei wok: gli “all u can eat”
Milano ne è invasa: sono gli “all u can eat” a gestione cinese ma che propongono una gastronomia pseudo-giapponese, fusion e wok a prezzi fissi e bassi per tutto quello che si riesce a mangiare, con servizio a buffet (a volte anche con servizio a tavolo). Non sono da includere nella classifica tra i 10 migliori wok di Milano, ma meritano una citazione – non fosse altro per il fenomeno socio-culturale e gastronomico che ne è nato. Tra i più frequentati si annovera l’Arigato di Corso Venezia, il primo all u can eat aperto a Milano: dai 15 € ai 25 € si può mangiare di tutto al buffet. Per chi preferisce il servizio a tavolo, l’alternativa è il Kazan in Corso di Porta Ticinese, 70. Chi predilige la formula mista c’è l’Atsuki di Via Plinio, 33 che combina la formula al buffet e ordinazioni al tavolo. Per gli stomaci forti, si suggerisce il Mong Kok in Via Padova 3 (zona Piazzale Loreto) che propone le famose scodelle di fuoco , vale a dire pietanze piccanti servite in piccoli wok incandescenti.
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