Rendere i navigli navigabili: sogno utopistico, o concreta e possibile realtà per la città di Milano? I pareri sono divisi, ma vale la pena di discutere di questa proposta. Infatti, se per molti si tratta di una delle zone più vive e chic della Milano da bere, bisogna ricordare che questo sistema di canali rappresenta molto di più, una possibile alternativa al trasporto cittadino, decisamente congestionato.
I navigli, ad oggi non navigabili, sono decisamente numerosi, e i principali sono: Naviglio Grande, Naviglio Pavese, Naviglio Martesana, Naviglio di Paderno e Naviglio di Bereguardo, che un tempo mettevano in comunicazione la città con altri punti del Nord Italia come il Lago Maggiore, il Lago di Como e il basso Ticino.
Rendere navigabili i navigli è l’obiettivo dell’associazione “Riaprire i Navigli“, che porta avanti con decisione un obiettivo decisamente ambizioso e non sempre condiviso.
Rendere i navigli navigabili: sogno utopistico, o concreta e possibile realtà per la città di Milano? I pareri sono divisi ma, in ogni caso, occorre ricordare che questo sistema di canali rappresenta una possibile alternativa al trasporto cittadino, decisamente congestionato. Rendere navigabili i navigli è l’obiettivo dell’associazione “Riaprire i Navigli“, che porta avanti con decisione un obiettivo decisamente ambizioso e non sempre condiviso.
Riaprire i Navigli è il nome di questa associazione ma anche del libro presentato a Milano per illustrare il possibile progetto di riapertura degli 8 km di percorso un tempo navigabile, dal Naviglio Martesana al Naviglio Grande e a quello Pavese passando via San Marco (Brera).
Una bella idea con un costo di circa 150 milioni di euro ma, come ha specificato Roberto Biscardini, presidente di Riaprire i Navigli, questa cifra si potrebbe raggiungere anche attraverso possibili finanziamenti da parte di privati e collette dei cittadini stessi.