L’Arco della Pace è senza alcun dubbio uno dei monumenti simbolo di tutta Milano. Per apprezzarlo e conoscerlo al meglio, ecco un’iniziativa promossa dalla Soprintendenza di Milano: aperture straordinarie e gratuite.
Le date
L’iniziativa, chiamata I Venerdì dell’Arco, è stata pensata per avvicinare ancora di più i milanesi ad un vero e proprio gioiello del patrimonio artistico cittadino. Gli appuntamenti, come si intuisce dal nome, sono per 3 venerdì. Si parte stasera dalle ore 18 (l’ultima visita parte alle 20 per concludersi alle 21) e si replicherà venerdì 3 e venerdì 10 Novembre.
Il primo Arco
Nel lontano 1806 fu eretto il primo Arco per festeggiare un lieto evento in città. Si tratta del matrimonio tra Eugenio di Beauharnais, viceré d’Italia nonché figlio adottivo di Napoleone, e Augusta di Baviera. L’opera fu disegnata dal marchese Cagnola (che poi si occupò anche della nuova opera) e dopo la vittoria della battaglia francese del 1807 divenne l’ ”Arco della Vittoria”. Il progetto, seguito anche da Napoleone in persona, venne però abbandonato a causa della caduta del Regno italico e fu ripreso solo nel 1826.
La nascita dell’Arco della Pace
Il vero e proprio Arco della Pace, quello che conosciamo oggi, fu inaugurato il 10 Settembre 1838. Fernando I d’Austria decise di dedicarlo alla pace tra le nazioni raggiunta con il congresso di Vienna nel 1815, da qui deriva il suo attuale nome. Dopo la morte del marchese Cagnola, che come già detto firmò i primi disegni dell’opera, il progetto passò nelle mani di Giuseppe Londonio.
Simbolo d’indipendenza
Nel tempo, grazie ad un famoso episodio, l’Arco della Pace divenne simbolo dell’indipendenza della città di Milano. Si tratta di un momento storico datato 8 Giugno 1859: Napoleone III e Vittorio Emanuele II fecero un ingresso trionfale a Milano passando proprio dall’Arco per festeggiare la vittoria di Magenta.
Curiosità
Sono diverse le leggende e le curiosità sulla storia dell’Arco della Pace milanese conosciuto anche, per la sua somiglianza con l’altrettanto famoso Arc deTriomphe parigino, come arco trionfale meneghino. Sulla sua sommità si notano statue in bronzo che rappresentano la sestiga della Pace con quattro Vittorie a cavallo e le personificazioni di alcuni dei principali fiumi quali il Po, l’Adda, il Ticino e il Tagliamento. Sulle sue colonne sono incisi i nomi dei caduti durante le due guerre mondiali. Forse però non tutti sanno che la posizione dei cavalli che trainano la pace fu scelta e modificata dagli austriaci: i carri furono ruotati di 180° in modo da rivolgere il fondo schiena dei cavalli verso la Francia.
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