Animalisti contro Mario Biondi, nel corso di una protesta davanti alla sede della Sony Music a Milano, dove nel corso della notte è stato affisso uno striscione con su scritto: “Mario Biondi dalle stelle… alle stalle dei carnefici”.
Immorale secondo gli animalisti che hanno partecipato al blitz cantare nello spot di una ditta di salumi, il cui motivo musicale fa riferimento alle stelle e da qui la scritta sullo striscione lasciato davanti alla Sony di Via Amedei 9 a Milano.
Il blitz, compiuto nella notte di San Lorenzo, per affermare che “noi troviamo immorale fare propaganda ad un’azienda che si regge sulla sofferenza e la morte di migliaia di esseri viventi e senzienti”, si legge in un comunicato del gruppo, con l’invito a “boicottare” il cantante e la sua etichetta discografica “ad iniziare dai suoi prossimi concerti, ad ogni uscita dei suoi dischi”.
È bastata quindi una sola canzone all’interno di uno spot pubblicitario per far partire la controffensiva, tra striscioni, “richiami” sui social e proposte di boicottaggio da parte del gruppo gruppo “100% animalisti che ha ufficialmente dichiarato “guerra” a Mario Biondi.
“Dice lo spot: ‘Se è Negroni si sente’. Allora – scrivono gli animalisti in un comunicato – noi chiediamo a Biondi che cosa senta da Negroni: le urla dei maiali scannati? Il pianto delle scrofe quando vengono loro strappati i figli? L’odore acre del sangue?”
“Ma lo sai, Biondi, cosa sono gli affettati? – continua 100% animalisti -. Sono pezzi dei cadaveri di poveri animali, fatti nascere a forza, allevati in situazioni allucinanti, ammazzati in modo atroce. Povere creature che non hanno mai visto il sole, il cielo, l‘erba, e passano dagli stabuli alla morte: poi vengono tagliati a fette, per il guadagno della Negroni e tuo”.